La città rappresentata
Territorio da scoprire
di Roberto Giagnoli
Il Monumento ai Caduti,
al centro dei Giardini Garibaldi di Tivoli.
Venne realizzato dallo scultore Carlo Fontana
ed inaugurato dal Re d’Italia Vittorio Emanuele III,
il 14 Dicembre del 1930.il “Casale del Barco”, antico casino di caccia di Ippolito II d’Este.
Quando l’arte rappresenta e illustra una storia, può farlo, dando di un evento, una infinita serie di sfumature, suscitando una gamma di sentimenti che vanno dallo stupore all’ammirazione, da un senso di soggezione ad un moto di orgoglio, o di prostrazione, può essere estremamente commuovente, come può invece assumere un razionale
significato didattico, ma, tutte queste reazioni, di vario tipo, raggiungono sempre lo scopo di accomunare il sentimento di quanti percepiscono l’immagine.
Tutti proveranno un sentimento di forte commozione osservando il Monumento ai Caduti che si trova nei Giardini Garibaldi di Tivoli.
Le figure, fortemente espressive trasmettono tutto lo sgomento dei lutti della guerra, alcune accortezze compositive danno comunque anche un senso più celebrativo, che oltre all’intima commozione, si allarga e dà la spinta ad un più formale e collettivo amor patrio.
Sentimento e ragione si intrecciano tra le figure di questa magnifica composizione bronzea, a cui il colore del metallo ossidato nel tempo, dona ulteriore drammaticità.
La magnificenza raccontata nelle opere celebrative narra gli eventi più importanti della nostra storia, attribuendo ai fatti una solennità che talvolta si fonde con elementi sottratti alla mitologia e diventa epica e leggendaria, stupendo lo spettatore e ricostruendo la storia in una dimensione fantasiosa, ricca di simbologie e metafore che arricchiscono il messaggio, moltiplicandone i piani di lettura.
Oltre ai sentimenti che l’artista, consapevolmente ha voluto comunicare, la vista di un’opera artistica assume anche il fascino che si aggiunge con il passare del tempo.