Cardomariano: curarsi con le spine
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Cardomariano: curarsi con le spine

Omeopatia

di Giovanna Rizzitiello

 

Il Cardo Mariano (Sylibum Marianum) è una pianta erbacea presente in tutto il bacino del mediterraneo. I suoi fiori, molto profumati, sono di colore rosso purpureo, i frutti sono degli acheni oblunghi di colore nero, provvisti di un pappo setoloso bianco.

È anche un simbolo mariano perché, secondo la leggenda, la Vergine Maria, durante la fuga in Egitto, trovò riparo in una vegetazione di cardi; mentre allattava Gesù del latte si versò sulla pianta conferendole le striature bianche presenti sulle foglie. Per questo motivo è sempre stato indicato durante l’allattamento per le sue proprietà galattogene.

Le sue proprietà officinali erano già note a Plinio il Vecchio che descrive, in Naturalis Historia, come il succo della pianta venisse usato ‘per digerire e favorire il flusso della bile’. Kent, nel suo Materia Medica, scrive: Questo rimedio provoca una salutare scarica di bile e perciò elimina formazioni di calcoli biliari.

Il fitocomplesso si estrae dagli acheni ed è composto dalla SILIMARINA, miscela di flavonolignani, che possiede proprietà depurative e protettive del fegato; è un colagogo in quanto favorisce l’escrezione di bile. Esplica un’azione rigeneratrice sulle cellule epatiche per la presenza nel fitocomplesso della SILANDRINA che modula la cicloossigenasi II e la SILOMONINA che modula la pompa ATP-dipendente.

Interferisce sul rilascio di acido arachidonico svolgendo un’attività antiossidante, rinforza le pareti dei capillari con effetto benefico sulla circolazione.

Il cardo va a stimolare il fegato come organo emuntore per l’eliminazione delle tossine, può essere utilizzato in quei pazienti che debbono sottoporsi a lunghi cicli di chemioterapia.

Ancora Kent, nel suo Materia Medica, scrive: Il paziente di CARDO MARIANO è sensibile al freddo, ha tristezza, irritabilità e pianto, dolori di testa congestivi, sclerotica gialla, bruciori nei margini delle palpebre, bruciore entro il naso, epistasi, gusto amaro, insipido o mancante, lingua cattiva, anoressia, pirosi gastrica.

E… per chi ha il coraggio di affrontare le sue spine, ecco una gustosa ricetta…

…Coste di cardo mariano in padella

Ingredienti per 2 persone:

  • una decina di coste di cardo mariano;
  • aglio;
  • olio evo;
  • mezzo limone;
  • prezzemolo fresco tritato;
  • sale e pepe.

Preparazione:

Pulire le coste del cardo, tagliarle a pezzi e metterle in ammollo in acqua e limone.

Nel frattempo, fare saltare una fesa di aglio in camicia in poco olio in una padella a fuoco medio, quindi aggiungere i cardi, salare e pepare a piacere; coprire e cuocere così per circa 20 minuti, mescolando di tanto in tanto e aggiungendo poca acqua se necessario.

Sono cotti quando si riescono a bucare con una forchetta e risultano morbidi. Spegnere quindi il fuoco e cospargere di prezzemolo fresco tritato prima di servire.

Il servizio più grande che può essere creato
in qualsiasi paese è quello di aggiungere
una pianta utile alla sua alimentazione.

 

Thomas Jefferson

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