La rete delle Neurocardiologie: Marco Semprini
Farmacologia clinica e
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La sostituibilità di un farmaco: ruolo del paziente, del farmacista e del prescrittore
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Il Covid-19 fa ancora paura, le sue mutazioni cambiano di nuovo le nostre ritrovate abitudini e successivamente a fasi di miglioramento si riaffacciano timori di un contagio incontrollato minando fragili certezze. Ma più il Covid-19 fa il suo corso pandemico e maggiormente presenta il suo conto. Una lista ampliata da condizioni sanitarie allo stremo che aggravano le patologie più “importanti” ed i loro effetti su una popolazione disorientata e su una classe medica frastornata da continui terremoti statistici e normativi che rimescolano sempre le carte.
L’aneddoto popolare noto come ‘uovo di Colombo’ designa una soluzione insospettabilmente semplice ad un problema apparentemente irrisolvibile. Al suo ritorno dal Nuovo Mon-do, il genovese fu invitato ad una cena in suo onore organiz-zata dal cardinale Pedro González de Mendoza. Durante il banchetto però i commensali cominciarono a sminuire l’impresa di Colombo, affermando con forza che chiunque avrebbe potuto compiere un viaggio del genere con i mezzi a lui concessi.
Che Botticelli fosse un burlone e facesse spesso ricorso a simbologie, non è una novità. Ma una particolare beffa o forse un messaggio di sfrenata sensualità potrebbe averlo nascosto in uno dei suoi dipinti più suggestivi, quello raffigurante Venere e Marte (1482-1483) e conservato nella National Gallery di Londra.
Nella prima variante, riportata da Nonno di Panopoli, Ampelo morì disarcionato dal dorso di un toro imbizzarrito, e fu poi trasformato in vite, recando agli uomini il dono dionisiaco del vino. Stando a Ovidio, invece, morì cadendo da una vite sulla quale si era arrampicato per cogliere un grappolo d’uva, e Dioniso lo tramutò nella stella ‘Vindemiatrix’ – in latino ‘vendemmiatrice’ – della costellazione della Vergine. Dal suo nome deriva anche l’ampelografia, la disciplina che studia, identifica e classifica le varietà dei vitigni.
Così Publio Elio Traiano Adriano si prepara a congedarsi dalla sua anima, rivolgendosi ad essa come ad una cara compagna, con quel presagio angosciante di morte imminente che accompagnò i suoi ultimi anni di vita. L’imperatore più versatile della storia romana era affetto da ‘idropisia’, ed è così che la scrittrice francese Marguerite Yourcenar, nella sua opera Memorie di Adriano, ne descrive la sofferenza attraverso la sua voce narrante…
L’anima della medicina come dedizione al sollievo delle sofferenze non solo fisiche ha resistito per millenni, ma oggi vive una sorta di deriva culturale e antropologica profonda a partire dalla vocazione storica del medico.
La scienza medica si è enormemente sviluppata negli ultimi decenni divenendo una forma di arte esperienziale fortemente specializzata, tecnologica e manageriale in continua evoluzione.