Un miracolo mancato
 |  | 

Un miracolo mancato

‘Mani miracolose’ (Gifted hands) è un film del 2009, interpretato da Cuba Gooding Jr (titolo in italiano: Il dono), che racconta la storia di Benjamin Salomon Carson, un ragazzino nero nato nei sobborghi di Detroit che a 33 anni divenne primario di neurochirurgia pediatrica nella prestigiosa clinica universitaria John Hopkins di Baltimora. Nel 1987 Carson divenne famoso in tutto il mondo per aver partecipato alla prima separazione di due gemelli siamesi uniti alla base del cranio, divenendo pioniere di un intervento chirurgico mai eseguito e che richiese cinque mesi di preparazione e 22 ore di sala operatoria.

Virginia Apgar e il suo codice
 |  | 

Virginia Apgar e il suo codice

Virginia Apgar nacque a Westfield, New Jersey, il 7 giugno 1909, e dal padre ereditò due grandi passioni: la musica e la scienza. La piccola Ginny – così era soprannominata – imparò presto a suonare il violino e il violoncello, ma, finito il liceo, volle iscriversi alla facoltà di Medicina, scelta piuttosto inusuale per le donne dell’epoca, probabilmente influenzata dal frequente contatto con il medico che aveva avuto in cura i suoi fratelli, affetti da diverse patologie.

Eutanasia e accanimento terapeutico
 |  | 

Eutanasia e accanimento terapeutico

L’eutanasia e l’accanimento terapeutico rappresentano sempre di più un argomento di grande  controversia. La buona morte – dal greco ‘eu–tanatos’ (εὖ  θάνατος) – ha già insita nella sua etimologia elementi di complessità e drammaticità di fronte all’insondabile mistero della vita, ed è di particolare attualità in un momento storico in cui la cultura  materialista ed edonista  sembra  rifiutare qualsiasi incontro con il mistero della fine.

Neuroestetica
 |  | 

Cos’è la Neuroestetica? (parte II)

Proseguiamo il nostro percorso di conoscenza iniziato nel numero precedente andando ad indagare l’interesse della neuroestetica relativamente a quelle figure ed immagini classificabili come ‘ambigue’. Per comprendere le basi neurali dell’ambiguità bisogna ribadire un concetto fondamentale, e cioè che la percezione non è un processo passivo.