Riflessioni sulla pandemia
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Il simbolo

Uno dei simboli più potenti della battaglia contro il coronavirus è l’immagine dell’infermiera dell’Ospedale di Cremona che, nel corso di un turno di lavoro molto faticoso, si abbandona esausta a dormire con la testa poggiata sulla scrivania. È il 9 marzo 2020 e in Lombardia si sta combattendo la battaglia decisiva contro l’epidemia. Cremona è uno dei fronti caldi della guerra. L’infermiera due giorni dopo risulterà positiva al coronavirus e dopo venti giorni potrà considerarsi guarita. Le siamo grati. A lei e a tutto il personale che negli Ospedali si è battuto e si sta battendo per conto di tutti noi che siamo ancora nelle retrovie o a casa.

La longitudine: tra il cane ferito ed il cronometro marino
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La longitudine: tra il cane ferito ed il cronometro marino

Sino alla fine del Settecento, la determinazione della longitudine in mare aperto rimase una questione irrisolta. Nel frattempo, la navigazione continuava ad essere funestata da disastri con vascelli e bastimenti che naufragavano o si smarrivano nell’oceano con tutto il carico di uomini e di merci.

La sindrome dell'ambasciatore veneziano
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La sindrome dell’ambasciatore veneziano

Per ragioni di bieco utilitarismo, l’uomo ha sempre tentato di fare previsioni. Anche se raramente la metodologia si è rivelata all’altezza dell’ambizione. In principio era il presentimento che nelle forme più strutturate diventava presagio. Poi venne la divinazione e, ancora dopo, la profezia. Constatata l’elevatissima proporzione di fallimenti, l’uomo volle affinare il metodo introducendo gli strumenti della congettura.

La longitudine: tra il cane ferito ed il cronometro marino
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La longitudine: tra il cane ferito ed il cronometro marino

Sino alla fine del Settecento, la determinazione della longitudine in mare aperto rimase una questione irrisolta. Nel frattempo, la navigazione continuava ad essere funestata da disastri con vascelli e bastimenti che naufragavano o si smarrivano nell’oceano con tutto il carico di uomini e di merci.

La Medicina basata sull’evidenza
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La Medicina basata sull’evidenza (III)

Informare correttamente il paziente non significa porlo di fronte ad un elenco di tutti i possibili esiti che possono derivare dall’intervento proposto. Significa invece sottoporre al suo giudizio le probabilità degli eventi favorevoli e di quelli sfavorevoli. Questa operazione richiede che il medico proceda ad un’analisi accurata della letteratura e, se possibile, alla razionalizzazione della propria esperienza con metodo concettualmente statistico.