Volo sulla città
Territorio da scoprire
di Roberto Giagnoli
Acropoli
Questi scatti, offrono una visione aerea della città di Tivoli, una vista insolita, in cui alcuni elementi “moderni” sembrano disturbare una lettura estetica dell’immagine più romantica che si percepisce percorrendo ‘dal basso’ le vie cittadine del centro.
È evidente il caratteristico e intricato tessuto, molto articolato, con una sovrapposizione di stili ed epoche, in un colorato mosaico ricco di fascino, che costituisce l’anima di questo centro urbano, in cui il tempo non si è mai fermato, adattando, ai vari momenti storici, l’identità della città.
Tivoli, sin dall’antichità, a differenza di altri centri limitrofi alla città di Roma, non si è mai sentita “provincia”, ma, come ironicamente canta una filastrocca dialettale: “Tivuli Caput Mundi, Roma pe’ secundi”, ha sempre sostenuto con orgoglio una vocazione di importante centro.
il “Casale del Barco”, antico casino di caccia di Ippolito II d’Este.
Durante la II Guerra Mondiale, violenti bombardamenti causarono, oltre agli innumerevoli lutti, la distruzione di gran parte della città, con le ancor più gravi distruzioni apportate in seguito al paesaggio, a favore della ricostruzione, che diede comunque vita alla nuova realtà
industriale, principalmente alla produzione, di antico retaggio, delle cartiere (con un indotto legato alla stampa tipografica), dell’estrazione del prezioso travertino, oltre ad altre innumerevoli realtà che hanno reso Tivoli all’avanguardia nel panorama produttivo europeo.
Da non dimenticare che qui è nata la prima centrale idroelettrica d’Italia, il tutto grazie alla presenza del fiume Aniene, che tanto ha donato a questo territorio.
Nasce da qui l’esigenza di documentare, con queste immagini, anche il lato funzionale inserito nel panorama tiburtino, per una maggiore comprensione del carattere e del contesto che compongono l’aspetto cittadino di ieri e di oggi.